Doppio Uroboro. Appunti per un'installazione immaginaria. 5', 09"

Aprile 2022

 

Stagnazione secolare.

Il tempo scorre in avanti e, contemporaneamente, all’indietro in un tutto che equivale al nulla e che accade di continuo, in un divenire senza sosta.

Cambiano le sembianze delle cose, alcune forme riemergono, riappaiono come segnali o reminiscenze di sogni, sempre uguali, sempre diverse. 

Déjà-vu di vite mai vissute. Il loop si interrompe per pochissimo, illusione di ossigeno, in realtà il morso ha soltanto allentato la presa un istante, per poi riprendere con questa danza a spirale.

 

 

 

Il lavoro è pensato per essere ascoltato in loop e sono state immaginate alcune possibilità di installazione: 

 

A) in un lato della sala, o in un punto dove sia presente una presa elettrica.

Issare una tenda, utilizzando un filo da agganciare al muro o alcuni paletti. Il materiale con cui è realizzata la tenda sarà tessuto da me con materiali specifici pensati per il progetto e il luogo. All’interno è steso un tappeto e sopra di esso un altro tappeto o un piccolo giaciglio sui cui accomodarsi, e vari oggetti e generi di conforto: libri, pietre, un bollitore, una piccola luce, una presa elettrica per ricaricare il cellulare e gli altoparlanti che potranno essere installati in alto con cuffie per un ascolto privato o su una sorta di comodino fatto con una cassetta della frutta per un ascolto intimo ma diffuso, come una trama sonora che riempie l’ambiente.

 

B) in una piccola scatola di cartone, che nasconde l’altoparlante al suo interno e ne cambia i suoni, da posizionare nell’ambiente.

 

C) nel bagno, su una mensola o in un punto poco visibile, forse accompagnato da un poster con una grafica dedicata.