Il bordo di un quadro è l'artista

Novembre 2023

 

I bordi dei quadri sono luoghi dove la pittura si perde o svanisce, dove rimangono piccoli tocchi imprecisi di una qualche tonalità utilizzata dentro la pittura, o sotto di essa, ma non più visibile in purezza.

Nei bordi lasciati liberi dalla cornice si possono intravedere gli strati di preparazione, le eventuali imprimiture colorate, alcuni ripensamenti, gli schizzi di colore non voluti o le impronte delle dita.

Con una serie di indizi, il bordo ci può riportare allo stadio primordiale di un quadro, al suo essere materiale lavorato prima che dipinto.

Eppure esistono tanti modi di trattare un bordo, perché il bordo della tela può essere la prosecuzione di un pensiero, uno spazio in cui la scelta dell’artista diventa fondamentale per definire aspetti legati alla percezione dell’opera.

A seconda di come un artista tratta il bordo si intravede il modo di pensare la pittura nello spazio e si percepiscono alcune intenzioni che riguardano il fronte.

Un bordo può essere lasciato bianco, può essere macchiato, oppure può essere resa visibile la tela da pittura grezza di lino o cotone.

In passato il bordo era considerato del tutto un “fuori opera”: la pittura vera finiva, dove il bordo iniziava.

I quadri erano dipinti per essere incastonati all’interno di importanti cornicioni di stucco dentro le chiese oppure per essere delimitati da eleganti cornici dorate, spesso opere di altissimo artigianato. Il bordo era una zona sempre da nascondere proprio perché, mostrando il procedimento tecnico-pittorico, distraeva l’occhio rispetto all’immagine rappresentata sul fronte.

Oltre a questo, credo vi fosse anche una forma di pudore nel nascondere il bordo; come se rivelasse dettagli intimi, quotidiani e segreti di una regina.

Via via con il tempo, in un gioco che sembra molto simile ai cambiamenti dei costumi nella società, quel pudore, quella vergogna si è trasformata in una morbosa curiosità e oggi (come ormai da molto tempo) il bordo può essere nudo.

Così, è frequente sorprendere qualche visitatore ad osservare il bordo dei quadri per scorgere i piccoli ripensamenti dell’artista o dettagli che riguardano il fare, il momento in cui il quadro viene dipinto.

Se ci soffermiamo ad osservare il bordo di un quadro vuol dire che stiamo cercando l’artista, non l’opera, perché il bordo di solito non si dipinge, casomai si spennella o si isola o si vernicia.

Penso invece che dipingere sul bordo sia come camminare in equilibrio sopra uno stretto e altissimo muro. Ma qui l’artista dov’è? 

Autoritratto come regina, 2013, cornice modanata con il profilo dell'artista che indossa una corona dorata, legno laccato nero preparato a gesso di Bologna, bolo e foglia d'oro zecchino, 120 x 70 cm